Arrosto di Picanha alla Stout e Caffè

Arrosto di Picanha Cop1

Una Bomba di Sapore in una Picanha Alternativa

Cosa distingue un cantautore da un cantante da pianobar? Entrambi cantano e suonano uno strumento ma il primo ama tirare fuori nuove melodie partendo dalle celebri sette note, mentre il secondo si limita a riprodurre melodie da uno spartito composto da altri. Sempre le stesse, sempre allo stesso modo. La stessa cosa vale per un Grill Master, che una volta appreso come ottenere ciò che desidera dal suo dispositivo, si diverte a sperimentare e ad essere “unconventional” perché sa di poterselo permettere. Questo passa anche per l’andare a scardinare gli approcci più radicati per scoprine di nuovi, a volte addirittura migliori. Per esempio: hai mai cotto un arrosto di picanha? Si esatto, una picanha intera in cottura indiretta.

Lo so, la picanha la si è sempre divisa a fette e cotta sulla spada o al massimo come bistecca, ma è proprio questo il punto. Se non hai mai provato l’arrosto di picanha in griglia, devi immediatamente redimere i tuoi peccati, recarti dal tuo macellaio, acquistare una picanha intera e provare la ricetta che sto per proporti. È una bomba! Un’esplosione umami abbinata ad una tenerezza inaudita. Una roba che poi il Roast-Beef te lo dimentichi in congelatore fino al prossimo passaggio della Cometa di Halley. Poi giustamente, siccome eretici siamo, cerchiamo di esserlo fino in fondo: ti propongo una ricetta che scardina altri due tabù: l’utilizzo di una marinatura sulla picanha e l’introduzione di una fase di flash roasting nella sua cottura.

LA RICETTA

L’incontro di sapori intorno ai quali facciamo esplodere tutto il gusto ampio e avvolgente della picanha sono tre capisaldi del mio personale abbinamento alla carne di manzo. Il primo, che va a fare da contrato ai due successivi è il profumato incontro erbaceo, solare, mediterraneo con il Timo. Il secondo è il richiamo robusto, tostato e austero ma equilibrato e meno aggressivo di quanto lasci presagire, di una birra Stout. Il terzo, che va a fare da spalla a quest’ultimo è un classico esaltatore umami delle carni rosse, molto presente e ricercato anche come ingrediente per rub specifici: il caffè. Li combineremo per preparere una bella marinatura alla picanha e in parte per caratterizzare il burro a pomata del flash roasting riprendendone il profilo attraverso il Rub793.

Al taglio l’arrosto di picanha avrà una fetta rosata, in pieno stile roast-beef, tenera come il burro ma con un bark bello “crostaccioso” che letteralmente ti esplode in bocca e che nel punto del grasso diventa autentica poesia. Il tutto con un profumo complesso e ricco, e bilanciatissime note elegantemente tostate, fresche e lievemente botaniche, anche grazie all’aggiunta del rub793 attraverso il burro aromatizzato.

Arrosto di Picanha Cop2

 




IL SET UP TECNICO

Il progetto di cottura come detto, sfrutta la tecnica del flash roasting, quindi di una cottura a due fasi nella quale ad una indiretta iniziale a 140°C,  fa seguito un’indiretta ad alta temperatura, tale da far soffriggere del burro aromatizzato che aggiungeremo sulla superficie in modo da creare un bark incredibilmente gustoso e profumato. In questo caso però la picanha intera è un taglio che presenta uno strato importante di grasso, che diventa il suo valore aggiunto nel momento in cui si riesce a farlo frigolare, quasi fino a ricreare un effetto “fritto”. In questo, come sappiamo dalla conoscenza dei set up di base della cucina barbecue, ci può venire in aiuto un set up laterale, che per altro nel caso di dispositivo a carbone renderà ancora più agevole l’aggiunta di combustibile necessario ad alzare la temperatura di esercizio per la seconda fase di cottura.

Come si fa barbecue lateraleIn questo modo sul tuo equalizzatore virtuale del griller, partendo da un bilanciamento fortemente improntato sulla convezione, alzeremo violentemente la leva dell’irraggiamento e quella della rifrazione Durante la cottura procederemo poi ad un’affumicatura tecnicamente corretta, che apporti un carattere aromatico bilanciato e morbido e che non ci vada ad appesantire il piatto con note amaricanti indesiderate.

Tutto chiaro? Procediamo.

Arrosto di Picanha Fase 1
Flash Roasting Fase 1
Arrosto di Picanha Fase 2
Arrosto di Picanha Fase 2

INGREDIENTI (per 6 persone)
:

  • 1 Picanha Intera (1,8 Kg ca.)
  • 20 cl olio di oliva
  • 2 cucchiai caffè solubile
  • 20 cl Stout Beer
  • 1 cucchiaino di senape
  • 2 + 2 rametti di Timo
  • 1 cucchiaino di Rub793
  • 50 gr. di burro

Arrosto di Picanha Quad2
Arrosto di Picanha Quad1

PROCEDIMENTO
:

Rifila la picanha in modo da dargli un forma regolare e incidi in grasso superficiale con dei tagli obliqui profondi pochi millimetri. Emulsiona la birra, l’olio, il caffe solubile con la senape e aggiungi 2 rametti di timo, lasciandoci in marinatura la picanha per tutta la notte precedente la cottura.

Togli dalla marinatura la picanha e tamponala molto bene con della carta cucina. Procedi con l’applicazione della tecnica del Flash Roasting, ovvero: poni la picanha intera fat side up (con il grasso verso l’alto) in cottura indiretta a 140°C, aggiungendo chips di Ultimate Smoke Red Oak alle braci per arricchirla di una aromatica, nobile ed elegante nota affumicata. Nel frattempo prepara il burro a pomata aggiungendo il cucchiaino di Rub793.

La picanha ha una fetta alta circa 6 cm. Con una temperatura di cottura target di 56°C quindi, in base all’impostazione di base del metodo, fissiamo la temperatura al cuore per il passaggio alla fase di flash a 42° C.

Una volta raggiunti, sposta l’arrosto di picanha su un tagliere e lascialo riposare tranquillo fintanto che non ti prepararerai per la fase successiva, in modo da interromperne il carry over. Aggiungi braci ai cesti laterali, oppure aumenta l’apertura degli erogatori a gas laterali stabilizzando la temperatura di esercizio a 190° C. Applica il burro aromatizzato su tutta la superficie e solo in minima parte sul grasso superficiale e poni nuovamente in cottura fino al raggiungimento della temperatura al cuore target meno un paio di gradi.

Lascia riposare su tagliere per 5 minuti e procedi ad affettare a fette sottili. Servi infine con decorazione di due rametti di timo incrociati.




UTILIZZO E ABBINAMENTI

L’arrosto di picanha alla Stout, timo e caffè è un piatto complesso e ricco ma allo stesso tempo facile ed immediato, alla portata di tutti. La marinatura alla picanha ha portato sapore, aromi e profumi ma che fermandosi ai soli strati superficiali, è andata ad arricchire il gusto di un taglio generoso ma senza sovrastarlo, anzi amplificandolo ed espandendolo a dismisura. Si tratta comunque di un quadro gastronomico piuttosto complesso, avvolgente in bocca con le sue voluttuosità e oltre tutto succulento come un taglio di mezzo cotto bene deve essere, molto ampio, aromatico e profumato.

Gli abbinamenti si discostano un po’ quindi da quelli che mi sentirei di suggerire per una classica picanha alla spada, condita unicamente da sale grosso e sulla quale la semplice maillard bovina è il riferimento, portandoci a soluzioni più precise e in alcuni casi di frontiera, come giustamente è anche la natura del piatto. Sul vino avrei più di un’alternativa tra le quali scegliere ma la particolare succulenza ed untuosità mi portano ad una soluzione che fa della tannicità il suo cavallo di battaglia come quella del Sagrantino di Montefalco magari con qualche anno in più di invecchiamento per smussarne leggermente le durezze e che anche grazie al suo profilo speziato secondo me si presta benissimo. Sulla birra i canoni suggerirebbero la naturale associazione con la birra della marinatura, i che ovviamente è corretto e funziona. Ma io a conferma dello spunto eretico che ci ha mossi fin dall’inizio, provo a rompere gli schemi suggerendoti invece un fresca ma robusta e profumata Weizen Doppelbock. I cocktail: come sempre, sono un pochino più impegnativi ma io ci azzarderei un amaricante ma aromatico Boulevardier nel quale la presenza del Whiskey e del Bourbon in particolare, mi rimanda sempre in qualche modo all’associazione con le carni rosse alla griglia.

Buon divertimento e buon Barbecue!

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20 Comments

  • In mancanza di caffè solubile(comprarlo apposta mi sembra uno spreco per due cucchiai) si può sostituire con caffè in polvere o con caffè fatto con la moka? Se si in che quantità?
    Grazie

    • Ciao Carlo,
      si puo certamente sostituire con il caffè della moka pur con un risultato meno intenso. Ti sconsiglio invece di procedere con il caffè in polvere che da un effetto completamente diverso 😉

      • Ciao Marco, volendo dare un’impronta più fresca pensavo di sostituire il 793 con il 569.
        Direi però che il caffè in marinatura non si sposa?
        Con cosa potrei sostituirlo? Cercando sempre una nota particolare, non banale!

        • Ciao Daniele,
          certamente fattibile, il 569 si presta molto bene.
          Io però a quel punto lascerei perdere il caffè e punterei su una marinatura mediterranea o una a base di birra. Prova a dare un’occhio a queste ricette.

  • Ciao Marco, ho in arrivo una bella bimba di 2,300. Bella grassa e pacioccona. Penso anche io di fare una marinata con birra rossa Peroni riserva, timo e, what else? e poi fare un burro aromatizzato con la stessa birra miele (ricordi?) e 569. Servire a tavola con sempre quella birra o una ambrée. Che ne dici?

    • Ciao Enzo,
      a me sembra una grande combinazione, sicuramente coerente al suo interno e mi sembra che tu ti stia divertendo 😀
      Secondo me sulla marinata (oltre all’olio naturalmente), potresti impreziosire con un superalcolico profumato ed aromatico (es. un goccio di Brandy?). In generale comunque non andrei ad aggiungere ulteriori elementi oltre a questo: mi sembra già una bella proporzione bilanciata 😉

  • Dimenticavo, Disponendo di una piastra in ceramica, che ne dici di metterla fat side down per il tempo del flash roasting? Dovrebbero essere uan decina di minuti, massimo 15. Cos’ il grasso sarebbe croccantissimo, credo.

    • Mmmh tu intendi partendo con la ceramica a freddo? Non mi convince tantissimo onestamente. la piastra in ceramica assorbe e trasmette il calore in un modo molto particolare e corri il rischio di sballare la cottura al cuore. Si può provare ma è un rischio sul quale vedo onestamente pochi vantaggi

    • La marinata:
      40% Birra rossa
      30% Olio Evo
      15% Rum scuro
      15% Salsa di Soia
      Rosmarino
      Timo
      1 cucchiaino di Senape
      1 Cucchiaino di 569
      Emulsionare con mini pimer

      Ricetta approvata?

      Grazie

      P.S. Non arrivano le notifiche della avvenuta risposta.

      • Mi sembra una marinata ben fatta e ben proporzionata (y)

        PS davvero? Strano, è la prima segnalazione che mi arriva in questo senso. Provo a controllare nelle impostazioni se vedo qualche problema

  • Ciao Marco,soluzione super interessante!…la provo sabato prossimo :)….domanda : tempo di cottura generale a tuo avviso?Giusto per darmi una regolata sulla tabella di marcia 🙂
    grazie!

    • Ciao Andrea,
      dipende molto da massa e spessore della pcanha ma si tratta di una cotura abbastanza veloce anche in consideraione della temperatura di cottura target bassa, diciamo indicativamente un’oretta tra tutto

    • Ciao Marco. Grazie come sempre. Per me “flash roasting” è la fase finale a 190°. Quindi, intendevo usare la piastra solo per la fase a 190° Faccio cuocere a 140 fino a 40 al cuore con la piastra ceramica sulla griglia che così inizia a scaldarsi, poi tolgo, scaldo a 190 con la piastra sempre presente e quando raggiunge i 190 ci metto la picanha con il fat down per ottenere una crosticina ancora più croccante e lussuriosa come dici tu.
      Cosa ne pensi?

      • Ah ok, facendola preriscaldare quindi.
        Si potrebbe essere. Lo fai per accentuare l’effetto anche sulla parte inferiore e ricercare un’ulteriore omogeneità del flash?

    • Grazie Marco, una ricetta sublime. Fatta oggi, dopo cotture tradizionali di Picanha, una esplosione di sapore, il grasso che è diventato croccantissimo, affumicatura eccelsa, il tutto abbinato a un sagrantino Dionigi 2011 da paura.

  • Buonasera Marco, la cottura finale col burro aromatizzato sempre fat side up? O down in modo da lasciarlo “sfrigolare bene dalla parte della carne senza grasso?
    Grazie mille
    Matteo

    • Ciao Matteo,
      Si sempre fat side up. L’idea è di far frigolare il grasso superficiale rendendolo delizioso e al contempo aromatizzarlo ma naturalmente nulla ti vieta di giocare con la cottura è sperimentare

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