Il Racconto del Campfire 2020 Summer Ed.

Tutto Quello che è Successo a Castelfiorentino 

Riguardando indietro e ripensando allo scorso novembre, quando avevo aperto le iscrizioni a questa edizione, stento ancora a crederci: da quel incredibile, ennesimo sold out in una manciata di decine di minuti al giorno della chiusura dell’evento, celebrata lo scorso fine agosto, sono passati ben 9 mesi. Nel corso dei rinvii e delle riformulazioni che il Covid ci ha imposto nostro malgrado, questo Campfire ha cambiato completamente pelle, passando dalla consueta formula weekend di primavera ad un inedito ed incredibilmente complesso evento settimanale, con due complete edizioni in successione più intermezzo, nel pieno dell’agosto toscano, con tutte le difficoltà logistiche che questo ha comportato.

Volenti o nolenti questa è stata un’edizione che si ricorderà a lungo, ma mi piace pensare che il motivo non sia riconducibile alla rocambolesca emergenza sanitaria che ha caratterizzato questo 2020, quanto al fatto di essere riusciti a proporre ancora una volta qualcosa di nuovo e in una veste che rimarrà in ogni caso unica ed irripetibile. Rispetto alla scorsa edizione infatti, oltre al raddoppio dei temi gastronomici dei pasti e dei seminari, si sono aggiunti dei rilassanti giorni di ponte che comunque hanno saputo regalarci grandi emozioni, ma soprattutto la possibilità di sfruttare la meravigliosa piscina del Grande Prato con un meteo che è stato nuovamente amico dei partecipanti al Campfire.

Campfire

Se però mi sforzo di chiudere gli occhi e di dimenticare le difficoltà di questi 9 mesi, a Castelfiorentino sembrava che il tempo si fosse fermato e che nemmeno un minuto sia passato dalla fine dell’ultima edizione, con quegli stessi placidi, rossi e caldi tramonti a spegnersi sulle colline di cipressi tutto intorno al resort.

 

Ma naturalmente al Campfire il vero protagonista è stato il fuoco, autentico filo conduttore di tutti i sette giorni di questa Summer Edition, come di ogni altra edizione precedente. Al Campfire TUTTI I PASTI compresa la colazione e i dessert vengono preparati a fuoco vivo o con ingredienti caratterizzati da fumo e maillard e tutte le preparazioni sono state realizzate “from scratch”, ex novo sul posto senza lavorazioni preventive. Tuti i giorni. Tutto il giorno, per una settimana: anche lasciando stare il tema barbecue, dove trovate una roba cosi? Ed è proprio ripercorrendo questa scia di fuoco che voglio raccontarvi di tutte le ricche giornate trascorse al Campfire, a beneficio sia dei ricordi di chi c’era, sia a maggior ragione della curiosità di chi invece non ha potuto partecipare.

Campfire Vista

LUNEDI

Come in ogni Campfire che si rispetti (ormai è tradizione), il giorno di apertura parte uggioso per poi rischiarasti con il passare delle ore, quasi a dare il benvenuto ai partecipanti che prendevano progressivamente possesso delle camere della struttura.

Dopo una bella pinta di una rinfrescantissima Keller in free refill spillata direttamente da Enrico di Birrificio Dada ed il successivo inevitabile tuffo rinfrescante in piscina, i nostri Gastronauti si preparano per l’aperitivo di benvenuto: una sangria a base di agrumi e mele grigliati, accompagnata da Pulpo alla Gallega piastrato su Ofyr su crema di peperoni bruciati. E’ un preludio al tema della serata: un simpatico e spiritoso viaggio tra le tapas spagnole, come sempre rivisitate un chiave Barbecue Creativo. Si sono quindi succedute crocchette di merluzzo affumicato e patate su crema Gazpacho bruciato, la nostra personalissima versione del Salmorejo con uova affumicate, la tortilla in ghisa con pomodorino arrostito e le Baked Patatas Brava e come main dish una paella in stile Arroz Negro con calamari, gamberi e nero di seppia, oltre naturalmente all’immancabile Dolce della Franca®: una spiazzante bistecca di anguria, una della tante cose che difficilmente potreste provare altrove.

Si chiude la giornata con il rituale giro di amari, distillati e liquori d’autore a disposizione degli ospiti sotto il cielo stellato in un buio irreale rischiarato solo dal riverbero delle braci, prima del progressivo commiato ed un necessario riposo in previsione del giorno successivo.


MARTEDI

Dopo la proverbiale consueta colazione a base di uova, bacon e pancake su Ofyr, si procede con il primo dei seminari, tenuto in apertura dal sottoscritto e avente per oggetto l’ottenimento di una marinata per infusione al posto del solito e decisamente meno efficace metodo per macerazione. Su questo però non mi addentro oltre perchè ne parleremo molto a breve, promesso.

Il pranzo è uno di quelli che ha stupito di più i nostri ospiti; una mia personale reinterpretazioni di alcuni classici dello streetfood: un pastrami marinato al whisky con senape al cacao amaro su pane di segale, un Chili Dog all’italiana con ragù di rosticciana, crema di squacquerone e ‘nduja e un “pane e porchetta” toscano ma con porchetta di tacchino e pomodori piastrati in un bun alla polvere di pomodoro. Anche il Dolce della Franca® è stato in tema: un bun lungo di pan brioche in stile french toast con un finto “hot dog” di frutta glassata, dal sorprendente equilibrio e dalla eccezionale raffinatezza, uno dei dessert più apprezzati di tutto l’evento.

Il seminario del pomeriggio è stato semplicemente unico: i ragazzi di Dream Whisky ci hanno accompagnato nel magico mondo dell’abbinamento tra le varie tipologie di whisky ed il barbecue, nel caso specifico un cubo di salmone candito con il loro N.3, secco e franco, e delle costine di agnello con il N.2, caldo e morbido con note di frutti rossi. Immediatamente a seguire un semplice e rilassato percorso di avvicinamento all’utilizzo dei giusti bicchieri in funzione dello stile birrario, sfruttando il kit di bicchieri che grazie a Spiegelau, siamo riusciti ad omaggiare a tutti i partecipanti.

E questo è stato il naturale preludio alla cena a tema Cucina Cajun, che si è rivelato un autentico successo anche in considerazione della “particolarità” dei piatti proposti. Ma proprio questa forse è la nostra principale cifra stilistica: adattare qualsiasi espressione di cucina al barbecue e ai nostri esigenti palati da buoni italiani. Il nostro Gumbo a base di pancetta, okra e polpa di granchio cotto in dutch oven, l’Etouffe di gamberi grigliati e riso “al salto” realizzati su Ofyr, i filetti di Okra piastrata e i Gamberoni marinati e piastrati con mais sono stati immediatamente subissati da richieste di replica.

Si chiude ancora una volta con l’atmosfera rilassata del giro di liquori intorno al fuoco, una delle “firme” d’atmosfera, caratteristici del Campfire.

MERCOLEDI

Ripetuto il rituale della ricca colazione, si procede all’ultimo seminario di questa prima parte di evento: la specificità della cottura della pizza in un Kamado e i piccoli e grandi accorgimenti da adottare per ottenere un prodotto non meno eccezionale di quello classico, realizzato sul Big Green Egg L, fornito da Kunzi. Il corso tenuto da Stefano Ciccarelli di 0059 Bake Lab si è rivelato a detta di tutti, uno dei più sorprendenti e ricchi di contenuti in assoluto. I nostri seminari sono alla fine proprio questo: dare una prospettiva sempre nuova ed inedita agli argomenti grazie alla collaborazione con i migliori professionisti.

Il pranzo è il pasto conclusivo del Campfire 1, quello della prima parte della settimana ed il tema è il barbecue americano meno scontato, quello che va oltre alla cosiddetta “Trinità” Pulled Pork – Brisket -Kansas City Ribs. Ci siamo accomiatati dai nostri ospiti con un Pit Beef con salsa Ajoli allo yogurt Greco, rubbato con il nostro nuovissimo Rub793, cotto sul Everdure Hub l’innovativo grill di Helston Blumenthal presentato per l’occasione grazie al mitico Paolo e alla nostra ormai storica collaborazione con BBQ Lab. Ad accompagnare, un Gold Pulled Pork realizzato nel meno conosciuto ma interessantissimo South Carolina Style, dei fusi di pollo con white sauce ai cetrioli e una sorprendente Potato Salad alla senape e pesto realizzata con patate piastrate.

A detta di molti, una delle cose più belle del Campfire è l’atmosfera rilassata e complice che si crea in “meno di zero” tra i partecipanti e alla fine dei tre giorni, risulta a tutti incredibile come in cosi poco tempo si riesca a creare un legame cosi saldo al luogo, allo staff e ai propri compagni di avventura. Non si fa a tempo però a procedere ai sempre dolorosi saluti di rito che è gia ora di allestire l’arrivo degli ospiti che hanno deciso di iniziare la loro barbecue-vacanza dai giorni ponte, quelli di “scarico” tra i due eventi veri e propri della settimana.

Il primo appuntamento per i nuovi e per i residui ospiti è uno spiritoso GiroPizza realizzato sul forno Clementi messoci gentilmente a disposizione da MailGarden, nel quale ci siamo sbizzarriti nell’inventarci un’infinità di accostamenti gourmet su pizze sempre diverse, tagliate a fette e fatte degustare ai presenti. Con il caffe ed il solito giro di “ammazza-caffè” si chiude anche questa giornata.

Campfire

GIOVEDI

La colazione in questo giorni di mezzo è piu tradizionale, con torte, muffin, marmellate e cereali e subito dopo ci si puo rilassare nella splendida piscina della struttura, sorseggiando le birre speciali in bottiglia che Enrico ha portato con se, mantenute in ghiaccio (letteralmente) negli Yeti Cooler, sempre forniti da Mailgarden.

Poco fa ho usato il termine “giorni di scarico” ma ripensando ai contenuti presentati mi rendo conto di quanto impropria sia la definizione. Il primo divertentissimo appuntamento è quello del pranzo, un pic nic a bordo piscina nel quale ciascuno poteva grigliare il proprio pasto direttamente sugli Everdure Cube di BBQ Lab. Le preparazioni proposte erano semplici veloci ma sempre pensate nell’ottica del barbecue Creativo: Lollipop di mortadella in polvere di pistacchio, hamburger di Bovino e Suino al Curry e scaglie di Mandorla e come dessert lollipop di ananas marinato al Rum e Menta.

Il pomeriggio non è certamente da meno, con un appuntamento che a prezzo di listino varrebbe gia il costo di tutto il soggiorno-ponte: l’attesissima Masterclass sulle Ribs da competizione in Hot&Fast realizzata su Gateway da Angelo Carpin, pluripremiato team leader della squadra dei BrigBoys. Due delle tante cose che rendevano ancora una volta unico questo appuntamento sono state l’aver utilizzato esclusivamente St. Louis Ribs Swift Premium di importazione USA e l’utilizzo in fase di glaze di un inedito prodotto presentato in anteprima ai partecipanti: la nostra Double Cherry Sauce.

Chiude la giornata una rilassante e spensierata cena in autentico stile toscano, anche qui cercando però di non scadere nel classico e nel banale. Avete mai assaggiato il Peposo, piatto tipico dell’Impruneta? E una ricetta storica di Pappa al Pomodoro? E i Pici all’Aglione della Chiana? E dei cantucci morbidi freschi con crema al Vin Santo? Al Campfire lo abbiamo fatto. Caffè e digestivi di rito e poi tutti a nanna per prepararsi al successivo giorno di inizio del Campfire 2.

VENERDI

Dopo un’altra colazione tradizionale seguita dal doveroso e rilassante relax in piscina, si pranza con un altro assortimento di ricette toscane tradizionali e si procede con i saluti a chi ha deciso di allungare il Campfire 1 con i giorni di ponte e con i preparativi per gli arrivi del Campfire 2.

Una volta proceduto al Check in dei nuovi ospiti, l’appuntamento di rito è l’aperitivo di benvenuto che segna l’inizio di ogni edizione. In questo caso abbiamo proposto uno Sparkling Cosmopolithan con mirtilli affumicati unito alla divertente formula della batteria di Everdure Cube sui quali ciascuna poteva grigliare dei Satay di Pollo al sesamo marinati Teriyaki da abbinare al proprio drink. Il tema della cena era naturalmente lo spiedo: un succulento finto spiedo bresciano continuamente intingolato di burro salvia e whisky durante la doratura, un Kebab di suino al balsamico e i gli arrosticini creativi di pollo e anatra marinati allo zenzero e Gewurtztraminer e di manzo e agnello marinati King of Roast hanno fatto da preludio al mitico Dolce della Franca®: un Kiwi affumicato con crema di frutta. Il caffè e i digestivi chiudono una giornata intensa ma davvero divertente.

SABATO

La colazione in piastra che da inizio alla giornata, cui la Franca ha aggiunto una meravigliosa torta al cioccolato affumicato, lascia immediatamente spazio al primo seminario di questo secondo giro: il maestro coltellinaio Riccardo Mainolfi uno dei massimi esponenti italiani nel settore, noto anche oltre oceano, ci ha illustrato la variabile che governano la scelta di un coltello, in base alle proprie abitudini ed esigenze di utilizzo. Sapevamo della grandissima competenza di Riccardo ma il Campfire ci ha fatto conoscere anche l’uomo dietro il professionista: davvero un signore, di un eleganza di altri tempi. Un vero piacere ed onore avere avuto l’opportunità di averlo tra noi.

Il pranzo è stato il palcoscenico per uno dei temi che a detta di molti, è riuscito più a sorprendere i partecipanti: il Barbecue Fusion. Conoscete la sezione di Anna&Daniela su thebarktenders.com dedicata a questo argomento? Il pranzo è stato un vero concentrato delle abilità e della fantasia di queste due fantastiche ragazze. Dopo un antipasto di Ban Xeo ai gamberi, involtini di sgombro piastrato in foglia di riso e involtini primavera alla vietnamita dorati su Ofyr, si è proceduto con un grande classico del nostro dinamico duo: il Ramen con uovo affumicato, narutomaki di persico e fette di flank steak. Si chiude con Anatra alle 5 spezie cotta sul girarrosto dell’Everdure con cracker di sesamo piastrato e come dessert un dolce al riso glutinoso con salsa alle arachidi tostate.

Un filo di risposo per metabolizzare i nuovi sapori incontrati e si puo procedere con uno di quei seminari che costituiscono il valore aggiunto del campfire: Carlo Ferrando, il mitico macellaio di Macelleria da Carlo di Genova e uno dei principali promotori della cultura della carne Sashi in Italia, ha spiegato le differenze tra le varie classificazioni all’interno di questa particolarissima (e unica nel suo genere) selezione bovina, con tanto di generosi ed incredibili assaggi, dalla Sashi Gold fino alla marezzatissima AAA, passando per una Choco Freygard con alimentazione integrata a cioccolato. Semplicemente spettacolare.

Replicando l’impostazione del Campfire 1 si procede alla degustazione guidata di birra utilizzando ancora una volta i bicchieri Spiegelau omaggiati ai partecipanti, degno preludio all'”ultima cena”: una rusticissima ed appagante cucina da campo, naturalmente sempre in vena creativa. Il White Chili cotto lentamente su dutch oven sospeso su treppiede e realizzato con sole carni bianche e fagioli cannellini, i prosciuttini affumicati, le Fajitas flambate al Rum e le patate nella cenere allo zola e noci hanno costituito uno dei capisaldi di questa edizione. Per l’ultima volta ci si siede di fronte ad un fuoco con un bicchiere da meditazione in mano, salutando con gia un pizzico di nostalgia un contesto davvero meraviglioso.

DOMENICA

L’ultima colazione in piastra lascia presto spazio all’ultimo seminario di questa Summer Edition, che ho il piacere e l’onore di presiedere: il tema è la particolarità dell’utilizzo in affumicatura dei nuovi legni di botte che i partecipanti hanno potuto portare a casa in confezione omaggio da 125 gr. per ciascuna delle tre tipologie che verranno rese disponibili su barbecuecreativo.com a partire da ottobre. Anche in questo caso non mi dilungo oltre sull’argomento, essendo previsto a breve un articolo dedicato.

Il pranzo di commiato è un menu di pesce in chiave barbecue creativo: delle Takoyaki di polpo, fregola e patate su crema di pomodori bruciati e tabasco e dei crostini con un innovativa bresaola di tonno tataki con spuma di burro bretone hanno fatto da antipasto a dei cavatelli all’astice e pomodorini e ad un trancio di salmone in polvere di alga nori.

Nemmeno il tempo di di finire di sognare sull’ultimo Dolce della Franca®, un dessert al cucchiaio al cioccolato bianco affumicato e the matcha ed è purtroppo gia ora di aiutare a caricare i bagagli ed i sacchi di carbone omaggiati da EcoTrade, e procedere a salutare con un caloroso abbraccio tutti quelli che hanno voluto partecipare con noi a questa edizione, complicata ma incredibilmente carica di soddisfazioni e di  splendidi ricordi che vanno ad aggiungersi a quelli di tutte le edizioni precedenti del Campfire.

Come sapete, il calendario tradizionale del Campfire si divide tra un’edizione primaverile ed una autunnale che segnano ufficialmente ed ideologicamente l’inizio e la fine della stagione ufficiale del barbecue, quella estiva. La straordinaria irripetibilità di questa speciale Summer Edition ha avuto una serie di vantaggi, tra cui la possibilità di essere ancora piu “vacanza” grazie a temperature che suggerivano in automatico l’utilizzo della piscina. Ma ne esiste uno ancora più grande: affrontare una magnifica avventura come il Campfire ad agosto anziché a marzo comporta che non si faccia a tempo a sedimentare le emozioni dell’edizione appena terminata che si puo gia iniziare a parlare di quella successiva!

La storia del Campfire è in continua evoluzione e ogni edizione si ripropone in veste sempre nuova ed aggiornata con temi gastronomici sempre più intriganti e seminari ogni volta più interessanti. Se vuoi essere sempre aggiornato collegati alla pagina ufficiale dell’evento!

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