Il Racconto del Campfire 2019

Tutto quello che è successo a Castelfiorentino

Man mano che il tramonto spegneva i suoi colori sullo scosceso ed ininterrotto orizzonte delle colline toscane come luci di una ribalta, progressivamente lasciava il centro della scena all’unico vero protagonista dell’evento, il cuore del Campfire Lodge: il fuoco. Quello che disegnava eleganti fiammate al centro dei due OFYR e dei bracieri a terra, confini della bellissima piazzetta in lastricato posta al centro della struttura del Grande Prato, il casolare scelto come sede di questa seconda edizione della prima Barbecue-Vacanza in Italia. Questa è l’immagine che mi è rimasta più impressa di questo intensissimo weekend e mi piace pensare che la stessa cosa sia stata per tutti gli ospiti che ne hanno letteralmente saturato la struttura. Forse perchè è stato un weekend dai ritmi molto intensi, tre giorni che sono letteralmente volati e un momento come quello, carico di tutta la suggestione che un panorama del genere puo imprimere, assume un valore ancora più grande.

Panorama Campfire

Le richieste per l’evento erano andate oltre ogni nostra più rosea aspettativa, arrivando al sold out in soli 40 minuti e le aspettative erano davvero altissime, inutile nasconderlo. Credo però di poter affermare con serenità che il Campfire 2019 si è rivelato un grande successo, nonostante la sua impostazione fosse cambiata profondamente rispetto all’anno precedente e si trattasse quindi per noi di una sorta di “debutto” e che abbia lasciato grandi ricordi a tutti i suoi partecipanti.

I ricordi però si sa, svaniscono per lasciare la propria ombra solo nelle emozioni, il vero patrimonio che porteremo con noi da questo Campfire. Non è forse per questo che scattiamo cosi tante fotografie? Abbiamo quindi pensato di affiancare loro un racconto da dietro le quinte di tutto (tanto) ciò che è successo a Castelfiorentino nello scorso weekend, come promemoria per tutti quelli che c’erano e come resoconto per coloro i quali purtroppo si sono persi questa esperienza.

IL VENERDI

Alle 14.30 si iniziano a vedere i primi ospiti arrivare, effettuare il loro check in, prendere possesso della propria camera e confidenza con la tenuta, persa tra gli ulivi e i cipressi. Il clima come lo scorso anno, ha voluto ancora una volta essere clemente con noi: le piogge dei giorni precedenti si sono portate dietro un pallido strascico fino alle tarde ore della mattina per infine ritirarsi e lasciare spazio ai primi raggi di sole, quasi a dare il loro benvenuto ai partecipanti. Il resto del weekend è poi andato solo migliorando, regalandoci giornate soleggiate e con temperature ai limiti dell’estivo, persone in maniche di camicia e tanta birra Hibu, disponibile illimitatamente per tutto il weekend, che ha iniziato a scorrere dalla spillatrice gia dal tardo pomeriggio. E una birra non può che richiamare gli assaggi di focaccia che Gio ha iniziato immediatamente a dorare nel forno a legna del Grande Prato, provandola in mille varianti di gusto e di sapore, dai pomodorini alle erbe aromatiche.

Con l’affievolirsi del tramonto si aggiungono al tavolo dei drink due giare con uno Smokyr, uno sparkling di Prosecco ai lamponi affumicati e un Simple Pink agli agrumi grigliati, accompagnati da un primo assaggio della cena serale: degli spiedini di pollo e petto d’anatra marinati allo Chardonnay, limone e Zenzero, piastrati a vista sull’Ofyr. Seguono due classici dei Barktenders: il Cappuccio di Cheesedip con Spuma di Parmigiano e le Cappesante piastrate su Crema di Cannellini e Aneto. Ci si siede poi finalmente a tavola per gli Strozzapreti Clam Chowder, una ricetta ispirata dalla celebre zuppa di San Francisco, con condimento a base di crema di patate, granchio, vongole e bacon sbriciolato e il Maialetto che girava lentamente dal mattino accanto alle braci del nostro Spartan, accompagnato da una riduzione di Mela Verde e zenzero e coulis di Lamponi Affumicati. Si chiude naturalmente con il dolce della Franca®: Cheesecake al caramello salato affumicato e noci pecan.

Il tempo di quattro chiacchiere davanti al fuoco e qualche bicchierino dei nostri liquori e distillati d’autore e la stanchezza sopraggiunge accompagnando gli ultimi stoici al proprio letto e decretando la degna conclusione del primo giorno di Campfire.

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IL SABATO

E’ indiscutibilmente stata la giornata più intensa e densa di contenuti. Si parte presto con la colazione a base di uova, bacon, una valanga di caffè e i pan cake della Franca, con una deliziosa salsa ai Caki, cui segue il primo dei molti seminari barbecue del weekend: una mia personale dimostrazione applicata dei principi di una corretta affumicatura. E qui inizia anche una serie di omaggi che i partecipanti si sono portati a casa da Castelfiorentino in questo weekend: tre campioni da 85 grammi ciascuno di tre dei legni che sto importando dagli Stati Uniti, Ontano Grigio, Quercia Rossa e Amarena Selvatica. Con gli stessi legni ho affumicato delle polpettine di Chianina senza aggiunta di alcun ingrediente, 100% carne e l’ho fatto assaggiare ai partecipanti lasciando che cogliessero le note speziate del primo, l’austera morbidezza del secondo o il rustico carattere fruttato del terzo. Inutile sottolineare la sorpresa di tutti nel constatare quanto il legno giusto e la tecnica corretta possa dare risultati cosi riconoscibili e netti.

Il Campfire è un evento dedicato ai cultori del barbecue creativo oppure ai goumand che vogliono apprezzare e godere dei frutti di una nuova concezione del barbecue e ad impararne gli aspetti degustativi specifici. Questo non toglie che voglia essere un weekend piacevole, da vivere con le proprie famiglie, non necessariamente accomunate dagli stessi interessi. Per questo nella mattinata, parallelamente ai seminari, è stato organizzato un corso di cucina toscana e per permettere a chiunque di partecipare, nel frattempo era attivo un servizio baby sitting che ha intrattenuto i bambini presenti attraverso giochi e animazione interattiva nei grandi prati attrezzati del Grande Prato.

Il pranzo è stato decisamente informale, a base di una reinterpretazione creativa del classico churrasco: sul tavolone in legno e pietra sotto la pergola sono stati serviti a buffet Picanha ai Porcini e Caffè, Chorizo, ali di pollo al Triple Sec, coriandolo e semi di sesamo, accompagnati da Fejoada ai Funghi, tutto cotto a spada sugli Ofyr o sul Rodizio. Non si puo chiaramente concludere un pasto senza il Dolce della Franca®: una Sbrisolona al Bacon di gran classe, perfettamente bilanciata tra dolce e salato, semplicemente perfetta. Nel pomeriggio si ricomincia subito con i seminari, partendo da quello di Federico Dal Lago di Macellerie Dal Lago: in degustazione i partecipanti hanno potuto confrontare una scottona nazionale e una di Black Angus a 7, 45 ed infine 90 giorni di frollatura per valutare la differente evoluzione in relazione alla razza. Dulcis in fundo una piccola chicca: la degustazione di un controfiletto frollato oltre due anni, in pratica un salume dal valore incalcolabile che ha subito un impressionante calo peso del 80% ma che in bocca era dolce, scioglievole, aromatico, un’esperienza unica. La Franca riteneva di non avere deliziato a sufficienza i presenti, quindi aggiunge nella mezzora di pausa che separa dal seminario successivo degli Snikers Brownie e dei Red Velvet Woopies, classici americani rivisitati dalla sua maestria, da accompagnare al caffè di rito.

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Immediatamente dopo, Tommaso Francalanci di EcoTrade una volta regalato ai partecipanti un sacco da 10Kg di Carbone di Leccio Top Quality ciascuno, ha spiegato le differenze produttive tra il carbone ricavato da carbonaia tradizionale e quello da forno con tanto di test prestazionale a confronto diretto. Ma le sorprese proseguono ininterrotte: prima Dal Lago realizza dei piccoli finger a base di di carne frollata 24 mesi tra cui anche un maki roll, per celebrare Roberto ed Elisa che hanno deciso di festeggiare al Campfire il loro anniversario di Matrimonio, accompagnandoli con due bollicine di classe generosamente portate in formato un Jéroboam da uno dei partecipanti. Prima di sedersi a tavola arriva un’altra sorpresa offerta ai nostri ospiti: una degustazione di vini toscani della cantina Tamburini con possibilità di accompagnare ogni portata con un buon Trebbiano e naturalmente una serie infinita di rossi tra cui anche un Supertuscan ma senza dimenticarsi del Vin Santo (eccellente) per il dolce. Nel frattempo Gio decide di immolare per la causa un po’ del controfiletto di Federico Dal Lago per accompagnare una della sue focacce, un “sacrilegio” che però in molti hanno mostrato di gradire.

Si inizia finalmente l’ultima cena del Campfire 2019, più ricercata ed elegante, interamente realizzata su Ofyr. Si parte con delle Ostriche allo Stilton e Nocciole lasciate sul bordo della piastra a fianco delle fiammate del legno fino a far soffriggere e dorare il formaggio e rassodare il frutto di mare. Come sempre succede, anche i sostenitori del “crudo” sulle ostriche hanno dovuto ricredersi su questa opzione. Si prosegue con dei gamberoni alla caraibica, marinati al Lime, Rum e Dragoncello e con del semplice salmone Tataki, piastrato sale-e-pepe e rivestito di sesamo tostato. E’ il turno di un mio classico su Ofyr: Astice alla Catalana su cipolla e pomodorini, delicatamente aromatizzata in cottura con scorze di arancia amara e un pizzico di Cayenna. Si chiude infine alla grande con una valanga di costate di Angus frollate 45 giorni, ed infine come sempre il Dolce della Franca®: una Delizia all’Ananas, una soffice torta tra i cui strati si trova della polpa di ananas affumicata ed il tutto coperto con marshmellow meringue.

La serata prosegue più a lungo della precedente e ci si attarda in parecchi sotto le frasche della piazzetta principale tra un whisky ed un Rum ed i più temerari decidono addirittura di farsi una breve passeggiata per andare a “chiudere” il vicino cocktail bar panoramico in paese con vista letteralmente mozzafiato sulle colline circostanti. Anche il secondo giorno è giunto a termine, non resta che la degna conclusione.

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LA DOMENICA

Il cliché della colazione si ripete simile a quello del giorno precedente, constatando che i ritmi culinari “imposti” dall’evento, non fermano dal cominciare la giornata con un adeguato carico proteico. A detta di molti, uno degli obiettivi più centrati dal Campfire 2019 è stato quello di aver fornito un’esperienza gastronomica all-day-long senza però mai appesantire, senza stufare o annoiare. Per chi sceglie il Barbecue Creativo come missione questa è un’enorme gratificazione.

Nel frattempo si aggiunge alla comitiva Marco Savona, uno dei più grandi esperti di spezie in Italia e amministratore di James 1599, azienda specializzata nell’importazione e selezione di prodotti del settore e che fornisce i migliori ristoranti della mondo gastronomico italiano. Abbiamo scelto James 1599 come partner unico nel nostro futuro progetto di realizzazione di una serie di Rub personalizzati, dedicati al Barbecue Creativo e che hanno nella parola “versatilità” il loro mantra. Proprio delle prime tre formulazioni, io e Marco abbiamo lasciato tre campioncini a ciascun partecipante: un Rub universale, tecnicamente uno SPOGOS, dedicato a fungere da base a qualunque ricetta e ad enfatizzare Maillard ovunque essa si trovi anche i versione gourmet, dalla pelle del petto d’anatra fino ad una bistecca frollata, un Rub Mediterraneo a base di erbe aromatiche con una piccola percentuale di pomodoro in polvere e peperone, dedicato a tutte le cotture tradizionali riscoperte in chiave barbecue, dall’Arista al classico pollo in tutte le sue declinazioni ed infine quello che mi piace definire “il più italiano tra i rub americani”, un American Rub decisamente ribilanciato verso i gusti europei e italiani in particolare, il classico rub adatto a ribs, pulled pork o addirittura brisket ma che potreste tranquillamente riproporre nell’arrosto della nonna. A fine Seminario è stato fatto degustare del normalissimo petto di pollo senza alcun condimento ne base, cotto in indiretta utilizzando i tre rubs.

Nel suo interessantissimo seminario, Marco ha spiegato come effettuare l’ultima fase di costruzione di un rub, quella di personalizzazione e in particolare, quali spezie utilizzare per bilanciare il vostro rub in funzione di ciascuna “direzione” vogliate fargli prendere. L’ultimo pranzo è ancora una volta informale come quello del giorno prima, consumato sul tavolone del patio esterno, servendosi a buffet del nostro american barbecue rivisitato: il nostro celebre Brisket ai funghi, cacao e caffè, le Chicken Wings ripassate nel burro e Curacao, le Ribs al Double Cherry, la Pork Belly mediterranea e la Creamy Coleslaw alla mela verde e Calvados. Su tutte queste preparazioni sono state usati i nuovi rub. Si conclude in bellezza naturalmente con il Dolce della Franca®, la Mela con sorpresa, una mela affumicata e laccata riempita di cioccolato e crema con topping croccante alle nocciole.

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Tutto questo però non prima di aver ringraziato tutti i partner (Birra Hibu, BBQ Lab e Ofyr Italia, EcoTrade, James 1599 e Macellerie Dal Lago) e tutti i collaboratori Barktenders Catering (i miei soci Fausto e Angelo, oltre a Giovanni Zavaglia e la moglie Laura, Luca Scalone, la mitica Franca, l’insostituibile Veronica Gaviraghi ed il marito Andrea) per avere reso possibile un evento cosi complesso e articolato quale è stato il Campfire 2019.

Non posso e che darvi appuntamento al prossimo appuntamento fissato per il Campfire: il 27-29 Marzo per la Spring Edition 2020, sempre a Castelfiorentino. Se siete stati tra i fortunati partecipanti a questa edizione vi consiglio di non perdervi anche la prossima, rimanendo incollati alla newsletter perchè vi preannuncio che il Campfire 2020 sarà completamente rinnovato nei suoi temi e nei suoi argomenti pur mantenendo invariata la sua impostazione di base e tra non moltissimo apriremo le iscrizioni. Se purtroppo invece ve la siete persa, a maggior ragione vi consiglio di non fare lo stesso errore con la prossima e di dormire con la casella di posta aperta sotto il cuscino. Se infine siete entrati adesso nel mondo del Barbecue Creativo e/o dei Catering Barbecue The Barktenders, e siete interessati a questo evento vi consiglio di iscrivervi immediatamente alla nostra newsletter per rimanere aggiornati sull’argomento.

Ci si vede al prossimo Campfire!

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2 Comments

  • Buona sera
    Sono molto appasionato dello stile bbq , nel suo significato e vorrei partecipare al Campfire , come posso fare ? Grazie

    • Buongiorno Fabio,
      il Campire attualmente è in fase di programmazione ed è previsto per l’autunno 2023.
      Non esiste ancora quindi la possibilità di preiscrizione anche se contiamo di uscire ufficialmente con la presentazione dell’evento in queste settimane.
      La cosa migliore per rimanere aggiornati è registrarsi sul sito dove avverrà poi la vendita (www.barbecuecreativo.com) in modo tale da ridere la newsletter di avviso non appena avverrà.
      A presto!

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