Raviolo alla Piastra con Ragù di Anatra in Dutch Oven

Raviolo al Ragù di Anatra Cop2

Un Appagante Primo Piatto tra le Ricette in Dutch Oven

È un dato di fatto che più ci si sposta dai percorsi convenzionali della cucina barbecue e più si finisce per rivolgersi ad una stretta nicchia di appassionati. Per intenderci, le Kansas City Style Ribs convincono tutti facilmente ma se parliamo di primi piatti in griglia la maggior parte delle persone ignora proprio l’esistenza dell’opzione. Se si tratta di pasta piastrata poi, non ne parliamo neanche… Ma anche all’interno dei segmenti particolari si può dire la stessa cosa: tra le ricette su Dutch Oven ad esempio, Chili e Baked Beans sono abbastanza gettonati ma quanti ignorano la possibilità di una gustosissimo ragù a cottura lenta sulle braci? Ed è un vero peccato, perché non sanno cosa si perdono.

Perché allora non combinare questi due concetti per offrire una ricetta straordinaria, assolutamente da provare per tutti gli amanti di queste particolari nicchie e tentare nel contempo a convincere gli abbonati ai percorsi barbecue più convenzionali ad avventurarsi verso lidi sconosciuti ma sorprendentemente appaganti? La mia soluzione ideale unisce i sapori rustici di un ragu di anatra cotto lentamente in dutch oven a dei ravioli alla piastra di magro, meglio se tortelloni monoporzione.




LA RICETTA

La magia che si realizza in tutte le ricette su Dutch Oven è l’erogazione del calore per irraggiamento conseguente all’accumulo termico della ghisa, regolare, costante ed omogeneo da ogni direzione, coperchio compreso. Il tutto senza lasciar sfuggire la moisture. Lentamente, senza fretta. Il Dutch Oven nasce per permettere ovunque una stufatura, anche in mezzo ad un bosco con solo un fuoco a propria disposizione. In questo caso ho sfruttato la sua particolare e proverbiale attribuzione di sapore, per  caratterizzare una tipica ricetta di alcune zone del veneto: un sugo bianco delle feste, realizzato con ragu d’anatra, lasciato sobbollire sulla brace sul suo stesso grasso insieme a dei funghi champignon, alloro e aromi, ripresi attraverso il RUB 793, una versione più elegante e preziosa del classico ragù in dutch oven. L’esaltazione invece dell’attribuzione del calore della ghisa al sapore avviene attraverso verso l’aggiunta dello specifico RUB 667.

I ravioli alla piastra vengono invece realizzati attraverso la classica tecnica della pasta piastrata, facendoli dorare sulla ghisa fino ad ottenere un cuore morbido ma una crosticina golosissima, dorata e croccante. Ma ciò che è davvero straordinario è l’incontro tra le due cose: una perfetta unione di aromi e carattere umami, in un primo piatto tutto sommato tradizionale ma autenticamente riscoperto in una chiave nuova.

Dutch Oven ricette: Raviolo al Ragù di Anatra Cop1

IL SET UP TECNICO

Sia le ricette su Dutch Oven che la tecnica della pasta piastrata sono impostate attorno ad un set up centrale e sono quindi perfettamente propedeutiche l’una all’altra. La disposizione centrale della fonte di calore garantisce infatti l’uniformità ideale per la sollecitazione dei supporti, tra i quali naturalmente il Dutch Oven e la piastra in ghisa. Il contenimento della temperatura di esercizio alla sola intensità moderata, ideale per la cottura lenta di un Dutch Oven, è poi perfetta per garantire una doratura omogenea dei ravioli alla piastra, che essendo pasta e contenendo quindi amido, come sappiamo dalla conoscenza dei fattori che influenzano la cauterizzazione, non amano le temperature eccessivamente elevate.

Entrambi i supporti naturalmente, sfruttano l’inerzia termica della ghisa attraverso il contatto con gli alimenti ed una modalità di trasmissione del calore imperniata sulla conduzione in particolare, mantenuta costante attraverso la chiusura del coperchio del dispositivo durante la cottura e la convezione che ne deriva. A questo si aggiunge poi un elemento grasso come il burro a  veicolare calore sulla cottura dei ravioli alla griglia.

Tutto chiaro? Procediamo.

Slider Greco di hamburger di agnello con feta alla piastra e salsa tzatziki
Come si fa barbecue centrale

INGREDIENTI (per 8 persone)
:

  • 8 Tortelloni grandi monoporzione, possibilmente di magro
  • 250 gr. Burro

per il Ragù d’Anatra:

8 Tortelloni grandi monoporzione, possibilmente di magro
  • 1 kg. Petto d’anatra con la pelle
  • 200 gr. funghi champignon
  • 1 carota
  • 2 gambetti sedano
  • 1 cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 3 bacche ginepro
  • 3 rametti maggiorana
  • 1 foglia alloro
  • ½ bicchiere vino bianco
  • 0,5 lt. acqua
  • 1 cucchiaino RUB 793
  • 2 cucchiai RUB 667
  • q.b. olio EVO

Dutch Oven ricette: Raviolo al Ragù di Anatra Quad 1
Dutch Oven ricette: Raviolo al Ragù di Anatra Quad 2

PROCEDIMENTO
:

Ripulisci l’anatra dal grasso in eccesso e poi applica uniformemente un cucchiaio di RUB 667. Scalda a calore medio un Dutch Oven e aggiungici un filo d’olio, lo spicchio d’aglio in camicia, la foglia di alloro e le bacche di ginepro schiacciate. Prendi i petti, dividili in 3 parti e falli rosolare dalla parte della pelle.

Nel frattempo prepara un trito di cipolla, carota e sedano. Togli i petti dal Dutch oven e lasciarli raffreddare a temperatura ambiente. Tieni da parte il grasso rimasto nella pentola. Abbassa il calore regolando l’aria in ingresso o l’erogazione del gas e mantienilo basso. Prepara un soffritto con le verdure tritate e un filo di olio e poi sfumalo con il vino bianco.

Togli la pelle dai petti d’anatra mantenendo il grasso sottopelle. Taglia la carne grossolanamente, aggiungila al soffritto e amalgama bene. Se necessario aggiungi un po’ dei ritagli di grasso tenuto da parte. Unisci l’acqua, i funghi tagliati a pezzetti e condisci con RUB 793. Porta a bollore mescolando delicatamente.

Lascia cuocere il ragu d’anatra per 45’ coperto e poi altri 20’ a Dutch Oven aperto. Togli il Dutch Oven da cottura e sostituiscilo con una piastra in ghisa facendola scaldare adeguatamente. Nel frattempo lascia sciogliere il burro con il cucchiaio rimanete di RUB 667 sulla piastra in riscaldamento, all’interno di una vaschetta di stagnola, toglila da cottura e poi lasciaci ammorbidire i tortelloni per circa 1 minuto.

Fai dorare i ravioli alla piastra per pochi secondi su ciascun lato fino ad ottenere un aspetto goloso ed invitane. Componi il piatto con i ravioli alla piastra al centro, un cucchiaio di ragù d’anatra e una grattata di ricotta salata.




UTILIZZO E ABBINAMENTI

I ravioli alla piastra con ragu d’anatra sono una soluzione elegante, raffinata il giusto, sicuramente non banale ne scontata, con un’innata capacità di saper stupire. Allo stesso tempo però accorpa i rassicuranti sapori caldi e accoglienti della brace e della tradizione. Sono quindi l’ideale accompagnamento di un ritrovo familiare, magari anche in occasione di qualche festività, oppure la portata da introdurre in contesti più formali all’interno di un menù prezioso per dargli un connotazione meno algida e più accogliente.

La sfida con l’abbinamento è particolarmente intrigante: se il tortellone alla piastra nella sua burrosa croccantezza è un elemento “piacione” e di facile approccio, il ragu di anatra esprime invece un profilo più complesso ed articolato, con parecchie sfumature aromatiche e speziate distintive, motivo per il quale non sempre incontra i gusti di tutti. Sul vino l’abbinamento con i tradizionali bigoli al ragù dì anatra vorrebbe un Valpolicella ma su questa reinterpretazione io personalmente gli preferisco una soluzione meno scontata, maggiormente di nicchia: un Carema, un piemontese base nebbiolo, con una carica tannica fresca che va a pulire gli eccessi di untuosità ed un carattere speziato e minerale che ben si incontrano con l’anatra. In merito alla birra generalmente con l’anatra trovo molto centrato l’abbinamento con fresca e speziata Geuze ma non trovio sia questo il caso. Su questo piatto specifico molto meglio una forse più facile e scontata ma più bilanciata Brown Ale. Sul cocktail come sempre il discorso si fa più soggettivo: a mio gusto la morbidezza di buon Bourbon unito alla freschezza del limone di un Whiskey Sour funzionano molto bene.

Buon divertimento e buon Barbecue!

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4 Comments

  • Ciao Marco, mi scuso se la domanda può sembrare sciocca: non c’è il pericolo che i ravioli rimangano crudi? Mi danno l’impressione di cuocersi poco, vorrei prepararli per Natale e sono un po’ perplesso..

    • Ciao Giovanni,
      in realtà molto meno di quanto pensi, soprattutto se usi pasta di buona qualità. Il nodo è la permanenza nel burro. Considera che una permanenze di 3 minuti unita poi alla cottura in piastra sono in grado di mantenere morbidi anche ravioli molto ostici.
      Suggerimento: non provare mai piatti nuovi in occasioni del genere. Serve un po’ di malizia per gestire certe situa∑ioni e un giusto grado di sicurezza. Dai retta a me, fai cosi: prendi un paio dei ravioli che intendevi usare a Natale, fai sciogliere del burro e versalo in una tazza, aggiungici il raviolo e lascialo ammorbidire. Conta 2-3 minuti, giusto come prova. Fai scaldare una pentola di ghisa o una piastra sui fornelli e prova poi a farlo dorare. Poi con il secondo raviolo ti regolidi conseguenza variando leggermente tempi e modi.

      • Grazie mille dei consigli, Marco: abbiamo fatto le prove stasera con i ravioli fatti in casa e bastano un paio di minuti nel burro. Sono fantastici, consistenza inaspettata ma davvero piacevole, mai provati così. Non vedo l’ora di sentire i commensali domani. Grazie davvero.

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