Una Nuova Avventura

Alla Scoperta di Nuovi Lidi

Esistono fasi di questa perenne circumnavigazione che chiamiamo vita, in cui ci si deve fermare per poter ripartire, un rimessaggio mentale indispensabile per poter concepire nuove rotte e forse nuovi equipaggi. Non so se capita la stessa cosa anche a voi ma queste sono le fasi in cui io amo mettere mano all’album dei ricordi. Mi aiuta a capire meglio chi sono, cosa ho fatto e di conseguenza dove sto andando, senza essere offuscato dalle nebbie degli aggiustamenti di rotta del navigare quotidiano.

Le pagine scorrono veloci come le onde mosse dal vento, fino a quando le dita virano bruscamente su una foto in particolare. I colori sono meno intensi di un tempo e i contorni meno definiti. L’immagine nella mia memoria è in quell’età in cui le cose pur essendo ancora molto attuali, iniziano a tradire i loro anni dai particolari: da una parte il mio Performer ancora con il ripiano in plastica e ignaro del significato dell’acronimo GBS e dall’altra io, che bucavo il fondo di una latta di Illy Caffè per fare il mio primo Minion Method, con quel misto di divertimento e curiosità che può avere solo un bambino quando gioca intorno ad un fuoco.
Eppure ne ricordo come fosse ieri le emozioni, la sorpresa nel varcare le colonne d’Ercole di un mondo nuovo del quale non sospettavo l’esistenza, la puntigliosa determinazione con cui ne volevo esplorare i confini, consapevole di imbarcarmi in un viaggio che sapevo sarebbe durato a lungo.

L'eleganza dei Barktenders

Avvolgente fragranza. Esuberante eleganza. Raffinata voluttuosità. Questo volevo fosse il mio barbecue ai miei occhi e al mio palato. Da quelle prime esplorazioni si sono aggiunte molte tacche sui miei remi: i primi post, le prime dimostrazioni, i primi corsi, i primi eventi pubblici. Tutte tappe che si sono rivelate fondamentali per la costruzione del mio personalissimo Diario di Bordo. A rileggerlo ora mi rendo conto di quanto si sia rivelato un viaggio dentro il viaggio, un silenzioso percorso evolutivo che senza nemmeno me ne accorgessi, ha spostato il focus dai miei 2.550 cm quadrati di griglia alle piazze e ai giardini nei quali questa potesse essere spostata.
Quella foto, insieme a tutte quelle che l’hanno seguita, mi indicano una direzione nella quale cercare ed il semplice navigare, come una luce di un faro dalle bianche scogliere di Google rende chiarissimo ciò che è sempre stato evidente: ciò che ho in mente non esiste, ho la possibilità di proporre qualcosa di nuovo, di poter esprimere attraverso la brace qualcosa di me rivolto agli altri.

Ora sì che navigar mi è dolce in questo mare! Spensierata dedizione, esperta sperimentazione, entusiasmante professionalità. Questo voglio che sia il mio barbecue. Un rifugio per chiunque abbia voglia di entrare, un porto nel quale sappia di poter trovare ciò che cerca e ciò che non si aspetta, un posto nel quale condividere le proprie passioni e le proprie aspirazioni, dove ritrovare e scoprire, in compagnia di chi sappia essergli amico e consigliere, un bartender del barbecue anzi, un Barktender.

Liberiamo gli ormeggi ed issiamo le vele, il vento ci è propizio. E’ tempo per ripartire verso una nuova avventura.

Anni di brace nell'esperienza dei Barktenders

Tags from the story
Altri articoli scritti da Marco Agostini

La Differenza tra la Frollatura della carne e la sua Maturazione

Come evolve il Dry Aging nel lungo periodo Nel 2021 sentire parlare...
Leggi tutto

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *