Il Racconto del Campfire Lodge 2018

Cosa è Successo nella Prima Vacanza Barbecue Italiana

Mano a mano che passavano le settimane, il link di weather.com guadagnava sempre più posizioni nella cronologia del nostro browser. Sembrava tutto troppo bello per essere vero: tra le caselle uggiose di una primavera improvvisamente tornata memore della propria caratteristica piovosità di un tempo, una piccola finestra di spazi gialli incastonati tra il venerdi mattina e la domenica sera si beava della propria diversità. Invece con il passare dei giorni, la stizzosa variabilità delle previsioni precoci sembrava incredibilmente lasciare il passo a mature certezze. Era davvero cosi: il Campfire Lodge 2018 sarebbe stato benedetto dagli unici tre giorni di sole del mese.

Gia da questo preludio avremmo potuto intendere come il weekend si stesse predisponendo a lasciarci scrivere con scura china una nuova pagina nell’album dei nostri ricordi migliori. Le incognite erano molte: il Campfire Lodge era qualcosa di totalmente inedito fino a questo momento in Italia e visto pochissimo anche nel resto d’Europa e del mondo. Non si trattava più di operare una singola somministrazione, ma di gestire tutti gli aspetti di quella che a tutti gli effetti si può definire come una vacanza barbecue, un intero weekend dove braci e griglie sarebbero state il focus e dove avremmo visto scoccare la scintilla del piezo elettrico del fornello unicamente sotto le pesanti moke da 18 in dotazione a Cascina Langa, unitamente a tutto quello che concerne la quotidianità di una struttura alberghiera lasciataci in custodia. Ad un giorno di distanza dalla sua conclusione però lo possiamo dire con certezza e con grande orgoglio: il Campfire Lodge è stato un grande successo o per dirle in altri termini, è stato esattamente ciò che volevamo fosse: un’esperienza sporca di rub e carbone e intrisa fino al midollo di emozioni e di pathos.

E lo è stato in maniera talmente ricca e variegata da rendere difficile descrivere le sensazioni che ci ha regalato senza scadere nel dettaglio delle situazioni che le hanno generate. Abbiamo cosi deciso di limitarci al racconto del Campfire Lodge day by day, una cronologia dei tre nostri giorni di Denice limitandoci ai fatti, come una sorta di breve diario:

Venerdi

Arriviamo a Denice la mattina. Faustino puntualissimo, io in ritardo come al solito. Cascina Langa è in cima ad una collina alla quale si accede salendo una serie di tornanti. Appena arrivati non si puo non fermarsi ad ammirare il panorama che si gode dalla staccionata a strapiombo, posta alla fine del prato di fronte all’ingresso. Si vede l’orizzonte a perdita d’occhio su tutta la valle e in una giornata tersa come quella si è in grado di cogliere ogni particolare, come di fronte ad un gigantesco plastico: il campanile della chiesetta di un minuscolo paesino distante chilometri e chilometri, i filari sul versante opposto a quello di Denice, fiumi e vie di comunicazione. Il tutto in un silenzio irreale per chi è abituato al continuo rumore di fondo delle grandi città. Semplicemente bellissimo.

Una volta preso possesso della struttura e sistemata tutta l’attrezzatura e le postazioni di lavoro è ora di ricevere i primi ospiti. Una delle cose che mi è più piaciuta di questo Campfire Lodge è stata l’eterogeneità dei suoi ospiti: ci sono amici di vecchia data, cosi come persone che semplicemente hanno fatto un corso in Grill Academy o addirittura ne hanno solo sentito parlare, ci sono gruppi di amici come famiglie con figli, imprenditori, medici e avvocati di fianco a camionisti e benzinai. Ne è venuto fuori uno spaccato davvero interessante che ha reso il weekend ancora più ricco di esperienze e di argomentazioni.

La cena prevedeva una degustazione di ribeye Irlanda in prefreezing, Reverse a 35°C, Reverse a 50°C, Reverse a 100°C oltre ad una meravigliosa Fiorentina di scottona cotta nella Lodge con burro aromatizzato alle erbe. Per gli amanti del debunking, l’esito finale è come spesso succede in questo casi, diviso: c’è chi preferisce una, chi preferisce l’altra e chi l’altra ancora. E proprio questo è mio avviso il vero valore aggiunto della sperimentazione e di avere cosi tante alternative: a ognuno il suo! Ad assisterci durante la cottura, cosi come durante tutte quelle del weekend, gli eccellenti rub di Sucklebusters, nello specifico una delle sue ultime creazioni, il 1836. Se non lo conoscete, provatelo, ne vale assolutamente la pena. Alle bistecche si è sposata in modo perfetto la Queen of Heart, la bitter ale del birrificio Hibu, a disposizione alla spina durante tutta la serata. Per non farci mancare niente, abbiamo creato nell’attesa, un divertente Chicken Wings Party, bowling e bowling di chicken wings condite con i divertenti finishing rub che avevamo testato in questo test. Bevendo il caffè abbiamo sgranocchiato arachidi con qualche bicchiere di grappa fino alle 2 del mattino, chiacchierando di qualsiasi cosa con vecchi e nuovi amici, in un clima festoso e rilassato.

Campfire Lodge CW
Campfire Lodge Carciofi
Campfire Lodge Steak

Sabato

La mattina ci svegliamo presto. Dalle 9 gli ospiti inizieranno a scendere e tutto deve essere pronto: si parte con bacon e uova al cheddar stagionato cotti sulla piastra in ghisa, croissant, pane tostato e naturalmente tanto, tanto caffè. Questo è il giorno in cui il meteo ha dato il suo meglio. Un cielo perfettamente terso e uno splendido sole primaverile ci hanno suggerito di apparecchiare per pranzo sotto il bellissimo pergolato situato nell’aia. E’ il turno del churrasco: oltre alla picanha, la maminha, la fraldinha, la linguiça, la costela, il coraçao de frango marinato in birra e pomodoro e non poteva mancare una fejoada cotta lentamente dal mattino nella dutch oven. Splendido alleato è stato il Rodizio sul nuovo carrello Barktenders progettato e realizzato dal buon Faustino, che si è comportato per l’occasione in modo davvero eccellente. La birra Hibu alla spina di oggi è la Horatio Nelson, una fresca, fruttata e erbacea California Common. Si chiude con Ananas allo zucchero di canna e rum, sempre alla spada.

Il pomeriggio è di tutto riposo, anche aiutati dalle cotture lunghe che caratterizzano il menù della serata. C’è tempo per prendere un po di sole sdraiati sui cuscinoni del cortile e qualche partita a ping pong e calcetto. Per cena ci aspettano una croccante pork belly, salsicce affumicate, beef ribs e pomodorini con patate all’aceto balsamico. Aggiungiamo anche qualche pizza e qualche focaccia cotte nel vecchio forno del borgo, riscaldato lentamente fin dalla mattina. La vicinanza con il Pit Box e il Gateway sui quali abbiamo sviluppato le cotture ci ha suggerito di cenare al piano terra in quella che nell’antico borgo era l’antica cucina comune, calda accogliente e intima con il tavolone posto prorpio di fronte al grande focolare. Si tratta di una cena a dir poco lussuriosa alla quale decidiamo di accompagnare qualche vino rosso locale.

La serata è splendida, la temperatura perfetta per uscire in cortile, accendere il rocket stove e far caramellare dolcemente dei marsh mallow giganti, il classico fine cena che appare sempre esageratamente dolce ma al quale alla fine nessuno riesce a dire di no. E’ sabato sera e dopo il caffè ci si sposta nel salone principale al piano superiore, dove accanto ai divanetti ci aspettano il camino acceso e un bicchierino di rum. La giornata è stata lunga e questa volta andiamo a dormire decisamente prima.

Campfire Lodge Churrasco
Campfire Lodge Birra
Campfire Lodge MarshMallow

Domenica

La mattina il forno è ancora tiepido. Un paio di ciocchi, giusto per farlo rinvenire un po’ e siamo in temperatura ideale per una bella ruota di pane, che verrà pronta giusto giusto per colazione. Essendo domenica, abbiamo studiato per pranzo un menù più elegante. Insieme alla focaccia appena sfornata si parte con un lungo e ricco aperitivo a tema affumicazione a freddo realizzata il giorno e la notte precedenti: Smokyr con prosecco e lampone affumicato, salmone affumicato e speck d’anatra oltre ad una quantità indefinita di arrosticini e di cubi di salmone candito. Probabilmente TROPPO lungo: si ride, si scherza e si fa aperitivo in compagnia in modo molto piacevole e il tempo si sa, scappa via. Sono le due passate e dobbiamo ancora iniziare, cosi decidiamo di fare della domenica un unico gigantesco pasto unendo le preparazione del pranzo e quelle american barbecue della cena che nel frattempo erano gia quasi tutte in mantenimento. Abbiamo quindi proseguito con Linguine all’Astice preparate nella wok su rocket stove, un Brisket Creekstone Prime stratosferico, roast-beef al whisky, Kansas City Ribs, Lonzino di maiale, Prosciutto di maialino, peperoni nella cenere e chissa che altro è saltato fuori da quegli smokers.

Ci tratteniamo fino a tardo pomeriggio chiacchierando sul tavolo esterno sotto il pergolato bevendo il graditissimo limoncello home made ghiacciato portato da uno dei partecipanti, fino a quando la finestra di sole che il destino ha deciso di regalare al weekend ci ha fatto inequivocabilmente capire che il suo momento, e di conseguenza anche il nostro era giunto, lasciando cadere qualche timida goccia di pioggia sul pavé in sasso che conduce all’aia. Con rammarico, recepiamo prontamente il messaggio e iniziamo la triste fase dei saluti, dei baci e degli abbracci.

Campfire Lodge Salmone
Campfire Lodge Linguine
Campfire Lodge Brisket

Uno ad uno i nostri ospiti riprendono la loro strada verso casa fino a quando al Campfire Lodge non rimaniamo che noi. In un attimo carichiamo le ultime cose non progressivamente archiviate sul furgone durante il weekend e ci voltiamo indietro a riguardare Cascina Langa: appare immacolata e neutra, senza alcun segno del nostro passaggio esattamente come l’abbiamo trovata quando siamo arrivati. Solo la cornice è più malinconica: insieme alle braci, anche i vividi colori del venerdi apparivano sedati da un cielo improvvisamente tornato alla sua pacata attesa dell’estate. Nonostante questo sul nostro viso c’è un sereno sorriso, lo stesso che abbiamo visto su quello delle persone che hanno deciso di partecipare con noi a questa avventura.

Caro Campfire Lodge ci ha regalato emozioni indimenticabili e una sensazione di benessere che ci porteremo dentro a lungo. E’ giusto che adesso tu vada a riposare, esattamente come stiamo per fare noi. Ricaricati per bene però, perché per l’edizione 2019 abbiamo già in mente mille idee e mille progetti per tornare a divertirci insieme, ancora di più e ancora meglio. Fossi in voi inizierei a fissare uno spazio libero a calendario.

P.S.: Un ringraziamento particolare a Veronica e Andrea per le bellissime foto
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2 Comments

  • Grazie al vostro team abbiamo passato un piacevole weekend di relax io accompagnato dalla famiglia mi sono sentito ancora di più a casa alla tipica festa di primavera con gli amici di sempre ed anche nuovi. Il meteo in primis, la location ma soprattutto il menù hanno reso unico il weekend… Giuro però che appena arrivato a casa ho cercato l’insalata !

    Vi voglio bene !
    Fabry

    • 😀 Ti capisco benissimo. Appena rientrato mia figlia mi ha chiesto con insistenza che gli preparassi delle ribs. Ho dovuto violentarmi… 😀
      Il sentimento è reciproco comunque 😉

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